05 Nov Amminoacidi essenziali
Fermo restando l’indiscutibile bisogno di Amminoacidi essenziali che il nostro corpo ha per poter garantire la sua propria sopravvivenza, occorre fare un po’ di chiarezza sul loro ruolo e sulla quantità effettivamente necessaria al nostro organismo per garantire lo stato di salute.
Quando abbiamo:
- perdita di tono muscolare,
- sensazione di stanchezza cronica e spossatezza,
- capelli fragili e con tendenza alla caduta,
- osteoporosi,
- ritenzione idrica con edema agli arti inferiori,
- dermatiti,
- rialzamento della pressione arteriosa,
potremmo essere in presenza di una carenza di aminoacidi.
Il parere medico è il primo passo per verificare un effettivo deficit ed esami più approfonditi potranno confermare la carenza o indirizzare verso altri tipi di indagine.
Ritenzione idrica poiché in assenza di proteine l’acqua che solitamente viene trattenuta all’interno dei vasi si deposita negli spazi intercellulari e nei tessuti gonfiandoli;
Osteoporosi in caso di carenza di arginina che interviene nella fissazione del calcio nelle ossa, e artrosi, legata alla carenza di metionina che è fondamentale per la costituzione del tessuto cartilagineo;
Capelli fragili e con tendenza alla caduta poiché gli aminoacidi contribuiscono alla formazione degli ormoni e alla sintesi della cheratina
Sensazione di stanchezza cronica e spossatezza legata al fabbisogno di fonti energetiche che il corpo non riesce a reperire;
Dermatiti poiché anche la salute della pelle è legata al metabolismo delle proteine. Soprattutto per la produzione di carnitina, sintetizzata a partire da arginina e metionina, centrale nel processo di rinnovamento cellulare, e di glutammina fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio acido-base e nel sistema di depurazione dei tessuti;
Rialzamento della pressione arteriosa in caso di carenza di arginina: questo aminoacido abitualmente favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni contribuendo al mantenimento di una pressione sanguigna ottimale.
Dalla comprensione della necessità degli aminoacidi l’OMS (Organizzazione Mondiale della Santità) ha stabilito il quantitativo giornaliero da calcolare in milligrammi per chilo di peso corporeo.
Sapere ad esempio di quali aminoacidi il nostro organismo ha più bisogno rispetto ad altri è molto importante.
Un esame mirato prescritto dal proprio medico, che consiste in un semplice prelievo di sangue effettuato a digiuno, permette di tracciare un profilo che può evidenziare stati fisiologici e carenze.
I casi in cui la somministrazione di amminoacidi essenziali, casi che comunque vanno precedentemente indagati da specialisti medici e nutrizionisti, sono i deficit cronici dovuti a patologie e malassorbimenti. Sono quei casi in cui gli aminoacidi devono essere introdotti in modo più attento e consapevole rispetto alla semplice alimentazione.
In alcune situazioni è utile integrare non tanto le proteine, che andrebbero a gravare proprio sull’acidità, quanto direttamente con gli aminoacidi che, per la loro funzione alcalinizzante, riescono a bilanciare l’acidosi riportando al perfetto equilibrio acido-base.
Questo accade perché, per loro propria natura, gli aminoacidi sono in grado di adattarsi all’ambiente acido o basico col quale entrano in contatto caricandosi all’occorrenza negativamente o positivamente, andando a compensare e bilanciare.
Per questo sono in grado di “sopravvivere” in qualunque ambiente, sia esso acido o basico.
Anche periodi di forte stress possono indurre il nostro organismo a una maggiore richiesta di aminoacidi: in situazioni di particolare pressione, infatti, il nostro corpo consuma e si consuma più che in condizioni normali ed è necessario dedicargli la giusta attenzione per accelerare la ripresa e ritrovare l’equilibrio biochimico, oltre che quello mentale, spesso strettamente collegati e interconnessi.
Nell’arco di una vita, poi, ci possono essere situazioni nelle quali il nostro organismo necessita di un apporto supplementare: è il caso ad esempio di periodi nei quali pratichiamo un’attività sportiva particolarmente intensa
Dei 23 indispensabili al nostro organismo, 9 sono definiti Amminoacidi essenziali ovvero non sintetizzabili. Questo significa che, essendo necessari, vanno introdotti con l’alimentazione.
Mangiare bene è il prerequisito semplice e fondamentale per stare in equilibrio senza sforzi o particolari attenzioni.
Posto che condizioni particolari come la gravidanza, l’allattamento e le fasi di crescita vanno sempre considerate come un discorso a sé stante, le accortezze che dobbiamo avere riguardano un eventuale superlavoro a carico di fegato e reni: questi organi deputati alla depurazione, infatti, in seguito a un’extra metabolizzazione di aminoacidi possono accumulare scorie azotate e risentirne nel lungo periodo.
Quando l’alimentazione da sola non basta o quando, come abbiamo visto nel caso delle diete ipocaloriche, si diminuisce il quantitativo di alcuni cibi, gli integratori sono dei validissimi aiuti per rispondere al fabbisogno di aminoacidi.
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