04 Ago Infiammazione silente
Infiammazione acuta e Infiammazione silente cronica, patologie diverse.
Quando si parla di infiammazione normalmente ci si riferisce all’infiammazione acuta, quella che, per esempio, si manifesta dopo che subiamo un trauma oppure quando la gola è infiammata. Questa è caratterizzata da rossore, gonfiore calore e dolore; poiché è acuta è destinata a regredire spontaneamente oppure con una modesta terapia farmacologica.
L’infiammazione silente cronica, al contrario della prima, si protrae nel tempo, favorendo la formazione di malattie e dell’invecchiamento. È un tipo di infiammazione caratterizzata da cronicità, quindi è costante nel tempo, e asintomaticità, cioè non da sintomi marcati, ma subdoli in quanto per lo più subclinici. Se è in corso un’infiammazione di questo tipo non ci si sente in forma, si possono avere “doloretti” vaghi, magari non sempre nello stesso punto, possono esserci piccoli problemi digestivi, ormonali, ci si può sentire stanchi, un po’ giù di umore.
Quest’infiammazione, che in molti casi caratterizza il primo periodo di infiammazione cronica, spesso non è riconosciuta, e può essere confusa con un semplice e transitorio periodo di stress. Se lo stato infiammatorio cronico, anche silente, permane a lungo, diventa come la goccia che scava nella roccia, creando un lento e progressivo deterioramento della nostra salute, predisponendo alla formazione di malattie cardiovascolari, metaboliche, neurodegenerative.
Questo è sicuramente un problema molto insidioso perché spesso ci si accorge della sua presenza solamente dopo anni, quando ormai lo stato di salute ha già subito forti contraccolpi. Ecco perché l’infiammazione cronica è un killer silenzioso. L’infiammazione è come la madre di tutte le malattie. Con le conoscenze e gli studi di oggi l’importanza dell’infiammazione cronica è fuori discussione e ormai si è consapevoli che l’infiammazione cronica è la madre di tutte le malattie.
È quindi fondamentale indagare tutti gli indici d’infiammazione conosciuti, e ce ne sono sempre di nuovi, anche nelle persone apparentemente “sane”. Grazie a questi indici, biofisici, biochimici e genetici, è possibile identificare precocemente il problema e iniziare un percorso terapeutico specifico, per mantenere il più a lungo possibile un buono stato di salute e allontanare il rischio di invecchiamento precoce.
Nelle settimane precedenti abbiamo trattato:
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